Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

F1 | GP Turchia 2021: analisi prove libere e passo gara

Mercedes al top, PU nuova per Hamilton. Ferrari più competitiva con il nuovo e innovativo Energy Store. Red Bull non ha ancora trovato il bilanciamento ottimale

Condividi su:

ANALISI PROVE LIBERE

Lewis Hamilton ha ottenuto la miglior prestazione al termine della seconda sessione di prove libere che si è disputata oggi pomeriggio presso l'Intercity Istanbul Park, sede del sedicesimo appuntamento iridato dell'annata in corso. Il britannico della Mercedes è stato il più veloce in ambedue i turni odierni, sia in quello mattutino sia in quello pomeridiano. Il sette volte campione ha sfruttato il perfetto bilanciamento della W12 E Performance con tutte e tre le mescole portare in occasione della tappa turca dalla Pirelli (C2, C3, C4).
Il crono pomeridiano ottenuto dal pluri iridato è stato realizzato in uno short run di quattro giri lanciati consecutivi, questo significa che il quantitativo di carburante a bordo sulla monoposto non era poco, conseguentemente non finalizzato a simulare una vera e propria simulazione qualifica. Nel caso in cui le qualifiche dovessero disputarsi sull'asciutto e nelle medesime condizioni climatiche odierne, vento forte e temperatura dell'asfalto sotto i trenta gradi, potrebbero essere necessari due giri di riscaldamento per far entrare gli pneumatici nella corretta finestra di utilizzo.
Comunque sia il campione del mondo in carica verrà penalizzato di dieci posizioni in griglia di partenza per la sostituzione del motore endotermico sulla sua monoposto, giunto alla quarta unità stagionale. La rimonta non dovrebbe essere molto complicata per il sette volte campione del mondo, dato che nella simulazione del passo gara ha completato un long run di dodici con gomme medie sul ritmo medio dell’1:27.7, ampiamente il migliore. Ottimi i riscontri cronometrici derivati dalle prove libere per la Ferrari, con Charles Leclerc che ha chiuso le PL2 a 166 millesimi dal tempo del leader. La Scuderia di Maranello ha differenziato le configurazioni aerodinamiche sulle due monoposto.
Il monegasco ha una configurazione a medio carico aerodinamico con una corda più ridotta sia sull'alettone anteriore sia sull'ala posteriore, mente Carlos Sainz ha adottato un set-up ad alto carico aerodinamico. Questa differenza in termini di bilanciamento aerodinamico si traduce in una differenza di oltre un secondo tra i due piloti a favore della SF21 numero 16. Diversificare gli assetti è comunque una mossa intelligente in ottica qualifica e gara. Infatti lo spagnolo scatterà dall'ultima posizione in griglia di partenza per l'introduzione della quarta unità del propulsore turbo-ibrido sulla sua monoposto, di conseguenza sarà una gara in rimonta.
Se dovesse piovere, 70 per cento di possibilità, più deportanza la vettura più stabilità avrà, caratteristica indispensabile su asfalto bagnato. Al contrario, Leclerc potrà giocarsi la possibilità di classificarsi in alto in qualifica dato quanto è andato forte nei turni di libere, sia sul giro veloce sia nella simulazione passo gara. In occasione del fine settimana di Sochi, la Ferrari ha portato una Power Unit aggiornata nella componentistica elettrica. Secondo varie stime, il vantaggio in termini di cavalli acquisiti dovrebbe essere quantificabile in 16 CV, dei quali 8 sbloccati in Russia e i restanti otto nei restanti appuntamenti sino al termine della stagione.
La novità tecnica più importante è nella batteria, che è stata rivoluzionata nel design, e sarà quella che verrà montata sulla PU del 2022. Il voltaggio è passato 400 Volt a 800 Volt, il che consente anche una riduzione del peso del componente stesso e minori ingombri per quanto concerne i cavi e cablaggi nella componentistica interna. La batteria adesso è a stato solido e non più a ioni di litio a gel o liquido, una tecnologia innovativa che ancora non esiste nel dettore automotive delle vetture di serie. Oltretutto, l'innovativo Energy Store ha una velocità di carica e scarica più rapida e surriscalda di meno. Questa serie di fattori rappresentate dalla nuova concezione dell'ES, dovrebbero consentire anche di utilizzare maggiormente le mapputure motore di potenza extra denominate 'K2-K1' e 'K1 Plus'.
L'ottima performance del campione GP3 2016 gli ha consentito di mettersi alle spalle la Mercedes di Valtteri Bottas, terzo. Il trentaduenne di Nastola non è stato al livello del compagno di box sul giro secco, mentre nella simulazione dei long run si è dimostrato molto competitivo, a testimonianza di quanto sia performante la vettura tedesca sulla pista turca, in ogni scenario e con ogni tipologia di pneumatico. Il finnico si è messo alle spalle le Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen, rispettivamente quarto e quinto.
La RB16B non è parsa in gran forma, soprattutto l'olandese ha avuto evidenti problemi con il bilanciamento. Nelle curve lente, l'avantreno non è stato reattivo in fase di inserimento, forse perché le gomme all'esse anteriore non erano nel corretto working range. Invece, il retrotreno è stato instabile nella percorrenza a centro curva delle curve a medio-alta percorrenza di velocità, come la 1 e la 3, come si è potuto evincere dalle correzioni in controsterzo dagli onboard camera del ventottenne di Hasselt.
Alla luce della svariate problematiche tecniche che la monoposto anglo-austriaca ha avuto nelle libere odierne, la scuderia di Milton Keynes avrà molto da fare in serata per trovare il bandolo della matassa dal punto di vista tecnico. Sesto tempo per Lando Norris, con la McLaren che ha accusato mezzo secondo di distacco dalla storica rivale modenese e diretta rivale al terzo posto nella classifica del mondiale costruttori. Va però precisato che il costruttore di Woking non mostra mai al venerdì quello che potrebbe essere il potenziale della MCL35M su un determinato circuito svolgendo sempre un programma di lavoro differente rispetto agli altri.
Il talento di Bristol si è messo alle spalle le Alpine di Fernando Alonso, settimo, e Esteban Ocon, ottavo. Sia il bi-campione del mondo sia il transalpino hanno ottenuto crono simili a quelli della mattinata, quando la pista era meno gommata e con mescole più dure. Il fatto che la A521 sia stata veloce con le specifiche dure e medie tanto quanto quelle con le soft, potrebbe aprire nuovi scenari in ottica qualifica, nella quale non è da escludere che alcune scuderie differenzino le strategie tra i propri piloti per quanto riguarda le gomme da utilizzare.
Hanno completato la classifica dei primi dieci Pierre Gasly e Antonio Giovinazzi, rispettivamente nono e decimo. Il transalpino dell'AlphaTauri spera di tornare in zona punti questo fine settimana dopo due gare a secco in Russia e Italia. Per l'italiano dell'Alfa Romeo servirà un'altra prestazione mostre in qualifica per portare la C41 nella top, anche se è difficile fare previsioni date le altalenanti performance della vettura italo-svizzera nell'arco di questa stagione. Undicesima l'altra AT02, quella di Yuki Tsunoda, davanti a Sainz, dodicesimo, e Lance Stroll, tredicesimo.
Il ventisettenne madrileno, che prenderà il via dall'ultima posizione domenica per aver sostituito la PU (quarta unità stagionale), ha svolto un programma di lavoro diverso rispetto a quella della vettura gemella. L'iberico si è concentrato sul girare sempre con più carburante a bordo, in modo da similare i long run e il ritmo gara, chiudendo uno stint di ben ventitrè tornate consecutive sul ritmo medio dell’1:28.7.

ANALISI PASSO GARA

Sainz (gomme medie C3): 1:28.877, 1:28.454, 1:28.574, 1:29.016, 1:28.590, 1:28.358, 1:28.531, 1:28.591, 1:28.605, 1:28.313, 1:28.975, 1:29.034, 1:28.513, 1:29.352, 1:28.928, 1:28.588, 1:28.808, 1:28.762, 1:29.235, 1:28.956, 1: 29.132.
Ritmo medio: 1:28.771

Leclerc (gomme medie C3): 1:28.559, 1:28.003, 1:28.190, 1:27.886, 1:28.422, 1:29.062, 1:29.070, 1:28.839, 1:28.731.
Ritmo medio: 1:28.529

Hamilton (gomme medie C3): 1:27.891, 1:18.175, 1:27.742, 1:27.742, 1:27.682, 1:27.863, 1:27.704, 1:27.334, 1:27.743, 1:27.579, 1:27.517.
Ritmo medio: 1:27.733

Bottas (gomme medie C3): 1:28.252, 1:27.696, 1:28.307, 1:28.432, 1:27.909, 1:28.801, 1:27.797, 1:28.091, 1:27.585, 1:28.047.
Ritmo medio: 1:28.092

Verstappen (gomme medie C3): 1:28.445, 1:28.197, 1:28.515, 1:28.217, 1:28.220, 1:28.316, 1:27.719, 1:29.267, 1:28.151.
Ritmo medio: 1:28.339

Perez (gomme medie C3): 1:28.891, 1:28.424, 1:28.611, 1:28.256, 1:28.223, 1:30.190, 1:28.238, 1:28.955, 1:28.955, 1:28.702.
Ritmo medio: 1:28.745

Vettel (gomme medie C3): 1:29.421, 1:29.198, 1:29.071, 1:29.205, 1:29.082, 1:28.902, 1:29.069, 1:29.083, 1:29.102, 1:29.080, 1:28.924, 1:29.046, 1:28.723, 1:28.498.
Ritmo medio: 1:29.029

Stroll (gomme medie C3): 1:29.326, 1:29.464, 1:28.702, 1:28.749, 1:28.987, 1:29.080, 1:28.796, 1:28.871, 1:28.554, 1:29.600, 1:28.021.
Ritmo medio: 1:28.923

Ricciardo (gomme soft C4): 1:29.303, 1:28.872, 1:28.785, 1:29.106.
Ritmo medio: 1:29.017

Norris (gomme hard C2): 1:29.028, 1:28.610, 1:28.805, 1:28.866.
Ritmo medio: 1:28.827

Alonso (gomme soft stint 1-2): 1:28.991, 1:29.022, 1:30.290, 1:29.973 – 1:28.378, 1:29.048.
Ritmo medio: 1:29.284

 

Ocon (gomme hard C2): 1:29.247, 1:29.195, 1:28.839, 1:28.720, 1:28.766, 1:28.951, 1:28.735, 1:28.684.
Ritmo medio: 1:28.892

Condividi su:

Seguici su Facebook